CIRA, Corrado Fontana e Nicola Arena vincono il Rally della Marca
Secondo posto per Alberto Battistolli e Simone Scattolin. Terzo Marco Signor e Patrick Bernardi
Il comasco Corrado Fontana, navigato da Nicola Arena, con la Hyundai i20 Wrc preparata dal team HMI e targata Bluthunder si aggiudica il Rally della Marca. Già dalla prima prova, Fontana aveva dimostrato di avere il giusto feeling con la Hyundai i20 wrc, segnando il miglior crono sulla prima speciale.
Si può immaginare quale sia stata la tensione nell’abitacolo della Hyundai i20 Wrc di Corrado Fontana e Nicola Arena questo pomeriggio allo start dell’ultima prova speciale, “Monte Cesen” (21,52 km), con 11’’4 di vantaggio sulla Skoda Fabia Rally2 Evo di Alberto Battistolli e Simone Scattolin, 13’’4 sull’altra Skoda di Marco Signor e Patrick Bernardi. L’anno scorso il pilota lariano ne aveva 10’’8 su Signor prima dell’ultima “Arfanta” (8,04) e pareva ormai fatta. Invece no, beffa finale per un calo di potenza del motore e trionfo del rivale trevigiano per soli 1’’3 . Stavolta nessuna rivoluzione al vertice, Fontana padrone del suo destino e vincitore del 38° Actronics Rally della Marca dopo aver inanellato quattro secondi e due terzi posto sui colli trevigiani. Non vinceva da Como 2020 quando si aggiudicò anche il titolo del Ciwrc e ha dato una gioia speciale anche a Michelin nell’eterno confronto con Pirelli. Tempo totale 57’22’’2. Il graffio finale di Battistolli gli ha scalfito solo 1’’, con il talento vicentino (alla sua sesta gara su asfalto), figlio del prode “Lucky”, ottimo secondo a 10’’4 nel totale (primo degli Under25) mentre Signor ha ceduto altri 3’’3 chiudendo terzo a 15’’7, ma con la soddisfazione di salire al comando della classifica generale del Campionato Italiano Rally Asfalto dopo tre round (40 punti), davanti a Simone Campedelli (37,5) assente al Marca.
TOP-TEN. Giù dal podio una sfilza di Skoda Fabia Rally 2 cominciando dalla quarta posizione di un volitivo Giuseppe Testa a 29’’0, la quinta di un disorientato Andrea Carella a 35’’9. Il molisano ha tenuto il passo dei battistrada perdendo un po’ qui un po’ lì, senza strafare. Il piacentino non si raccapezza del suo rendimento, dando il massimo senza riuscire ad avvicinare i primi, ma comunque il suo piazzamento è più che onorevole. Sesto posto per il ligure Paolo Benvenuti a 1’19’’1, migliorando il settimo dell’anno scorso e tenendo dietro di 0’’9 il vicentino Efrem Bianco che vanta un terzo posto nel 2014. Ottavo Federico Bottoni a 1’27’’2, buon risultato che gli consente di mantenere la leadership della Coppa rally di Terza Zona su Bianco e Signor. Nono a 1’33’’7 e primo degli Over55 il lecchese Marco Silva che vinse il Marca 2007 quando valeva per il Trofeo Rally Asfalto. Decimo il veneziano Emanuele Zecchin a 1’35’’3, niente male dopo tre anni di assenza dalle gare.
DELUSI. Che non stava bene glielo si leggeva in faccia. Il bresciano Luca Pedersoli, reduce dall’ammaccatura al Salento, ha patito dolori al polso che ne hanno limitato le prestazioni. Poi sulla ripetizione del Tomba, un problema alla pompa dei freni della Citroen Ds3 Wrc ha decretato il suo secondo ritiro consecutivo al Marca dove ha vinto ben tre volte. E ora si fa veramente dura in ottica di Cira, zero punti dopo due delle sei gare a sua disposizione. “Monte Cesen” indigesto per l’aostano Corrado Pinzano, che a metà gara era quarto a 4’’2 e davanti a Signor di mezzo secondo, tanto per dire. Poi sulla ps 4 un testacoda e il motore della Volkswagen Polo Rally 2 ammutolito, 20’’ persi a ripartire e arretramento al settimo posto. Due posizione recuperate sul Tomba e in trasferimento verso la ps 6 lo scontro con un furgone, ruota divelta e abbandono.
CLASSI. Primo delle 2 ruote motrici e ventesimo assoluto Walter Lamonato su Renault Clio Super 1600, driver di Valdobbiadene con il piglio gagliardo di una passione sconfinata. Veronese Andrea Stizzoli (Peugeot 208) che ha regolato la truppa delle Rally 4 inizialmente condotta da Nicolò Brunello (idem Peugeot), poi fortemente attardato da una foratura nel primo assalto al “Monte Tomba”. Sul podio a 10’’7 Andrea Cazzaro (idem Peugeot), autore di due scratch di Classe, e Riccardo Pederzani (Renault Clio) terzo a 1’18’’2. Ha mollato nel finale il giovane Edoardo De Antoni che era leader di Rally 5 (tutte Renault Clio) cedendo al veemente recupero del siciliano Giovanni Marco Lanzalaco, terzo Andrea Scalzotto. Dominio in A7 di Claudio Cogo (Renault Clio Williams), ma è andato più forte Leonardo Cesaro in A6 dove Paolo Dalla Libera è stato rivale scomodo ieri mentre oggi si è ritirato (entrambi su Peugeot 106 S16). In A5 successo di Gian Mario Micheloni davanti a Matteo Selvestrel (entrambi su Peugeot 106 Rallye). Unico superstite di Ra5H Michele Barisan (Suzuki Swift Sport Hybrid) che merita una citazione extra per condividere l’abitacolo con Michele Barison (e non è uno scherzo!).
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