Al Rally Mont Blanc 56 equipaggi pronti a darsi battaglia nella stessa classe, tutti su Renault Clio Rally5
Che ogni anno al Rally du Mont-Blanc lo spettacolo sia garantito e di qualità, lo sappiamo. Lo scorso anno lo abbiamo seguito con particolare attenzione, anche per la presenza al via di due Peugeot 306 Maxi curate dal Team Sebastien Loeb Racing. La prima guidata da Francois Delecour, la seconda da un “tale” Sebastien Loeb, che fino all’ultima speciale si trovava in seconda posizione, mettendosi dietro un gran corposo numero di Rally2 (Leggi qui l’elenco iscritti).
Quest’anno continueremo a seguirlo, ed ecco che stavolta la nostra attenzione ricade non tanto sul numero di partenti, ma sul numero di chilometri e prove speciali che dovranno percorrere, che già avevamo attenzionato anche lo scorso anno e sul numero di equipaggi nella classe Rally5.
Partiamo dal chilometraggio, saranno 183,70 i chilometri di prove speciali che dovranno percorrere, suddivisi in 14 prove speciali con 480 chilometri di trasferimento. Nove prove speciali differenti tra loro, alcune da ripetere due volte e nessuna da ripetere per il terzo passaggio e già qui siamo molto lontani dal nostro format. Le prove poi non si ripetono lo stesso giorno, ma nei due giorni differenti, quindi nessun anello che può portare a lunghi ritardi.
Andiamo poi alla classe dove si dovrebbero formare i giovani del futuro, la rally5. Ben 56 Renault Clio Rally5, 56 equipaggi pronti a vincere la classe, 56 piloti pronti a dimostrare di essere i migliori in una classe non agguerrita e combattuta, di più. Una classe, dove a giocarsela non sono 4/5 equipaggi, ma dove, se tutto va bene, puoi amministrare nel tratto che va dalla fine dell’ultima speciale al podio.
Non sappiamo quale possa essere la ricetta per raggiungere risultati simili e se in Italia anche questo possa essere fattibile. Alla base di tutto, c’è sempre il budget che ogni pilota riesce a racimolare per una stagione, ed aumentando il chilometraggio, aumentano i costi. Aumentano i costi anche per gli organizzatori, che si ritroverebbero ad affrontare più prove speciali da allestire e coprire. I chilometri in Italia stanno pian piano aumentando, ma rimangono sempre poche le speciali.
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