La Grande Corsa, bis per Negri-Casagrande su Subaru Legacy
Il pilota della Biella Corse bissa la vittoria del 2021 dopo un’avvincente sfida con Musti e Biglieri secondi. Andreotti e Ferroni completano il podio assoluto
Tirata e combattuta fino all’ultimo metro di gara! Così è stata l’ottava edizione de La Grande Corsa da poco conclusa nella scenografica ambientazione di Piazza della Parrocchia a Riva di Chieri. Dopo le sette prove speciali tutte regolarmente disputate, la vittoria è andata a Davide Negri e Loretta Casagrande su Subaru Legacy 4WD dopo una sfida davvero avvincente con Matteo Musti e Claudio Biglieri secondi a 4”2 con la Porsche 911 RS. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono LINK)
Ad una prova dalla fine i due erano separati di soli 3” e sono stati gli ultimi 8 chilometri della “Moncucco” in versione ridotta rispetto ai primi due passaggi, a pronunciare il verdetto dopo che il pavese, col secondo scratch personale sulla “Verrua Savoia” aveva limato di 6”4 il distacco dal leader ma senza riuscire nel colpaccio nell’ultimo impegno col cronometro.
A completare il podio assoluto un ottimo Luca Andreotti in coppia con Andrea Ferroni sull’Opel Kadett GT/e con la quale hanno fatto loro la classifica del 3° Raggruppamento, emulando Negri nel 4° e Musti nel 2°. Ai piedi del podio assoluto conclude uno strepitoso Paolo Rossi in gran spolvero con l’Opel Corsa GSI condicisa con Daniele Gaia e, al quinto e sesto una si presenta una doppietta di Kadett GT/e che per tutta la gara hanno duellato per il secondo posto di classe e Raggruppamento, oltre che per la Michelin Cup: ad avere la meglio è stata quella di Paolo Pastrone e Luca Pieri che l’hanno spuntata su quella di Massimo e Matteo Migliore. Al settimo posto chiudono Marcello Miotto ed Alessandro Verna su Lancia Delta Integrale seguiti dalla piccola Peugeot 205 Rally di Marco Galullo e Simona Calandriello che si aggiudicano anche la loro classe. Nona posizione per Luca Delle Coste e Alberto Galli su Fiat Ritmo 75 e a completare la top-ten sono Roberto Mosso e Andrea Tardito con la Mazda Famila 4Wd. Nonostante una prestazione al di sotto del suo standard, Pietro Tirone conclude la gara centrando l’obiettivo del Trofeo di Zona. Pronostici rispettati anche nel Memory Fornaca che incorona Luca Delle Coste vincitore assoluto, il quale raddoppia i festeggiamenti visto che ha primeggiato anche nell’assoluta della Michelin Historic Rally Cup. Nella classifica delle scuderie è il Team Bassano a primeggiare davanti a Meteco Corse e Rododendri Historic Rally.
Nel Trofeo A112 Abarth Yokohama vittoria netta per Filippo Fiora e Luigi Cavagnetto che hanno preceduto Ivo Droandi e Carlo Fornasiero e col podio completato da Fabio Basso e Livio Mazza.
La gara ha vissutio una prima parte di gara alquanto vivace con tre diversi vincitori nelle prime tre prove e altrettanti provvisori capiclassifica. Nella “Moncucco” il giovane Mattia Perosino, in coppia con Alessia Binello, mette tutti in riga con la BMW M3 staccando Negri di 1”2 e Musti di 1”5; il biellese si riscatta con lo scratch a “Moransengo” e passa in testa per un solo decimo di secondo mentre il pavese ne accusa 6, ma si rifà subito dopo vincendo la “Verrua Savoia”, che lo porta a sua volta al comando con 1”2 su Negri e 5” su Perosino, il quale però, subito dopo, è costretto a consegnare la tabella di marcia a seguito rottura di un braccetto della sospensione.
Si arriva al primo riordino con una situazione che al terzo posto vede Volpino con la BMW M3 ma già ad oltre un primo, seguito dal veloce Andreotti e dal funambolico Rossi con l’Opel Corsa. Gibello e Pontarollo (Ford Sierra) pagano un pesante ritardo per una foratura nella seconda prova, con relativo cambio ruota, mentre nella successiva Lanfranchini e Panizza sono traditi dalla rottura del cambio della Porsche 924.
Il secondo giro di prove inizia con l’affondo di Negri che piazza due scratch ed incrementa il vantaggio fino a 9”4, su Musti che reagisce firmando nuovamente la “Verrua Savoia” e riduce a soli 3” il gap con l’ultima prova che diventa decisiva. Nel frattempo si registra anche il ritiro di Volpino che permette di avanzare al terzo posto assoluto all’Opel Kadett di Andreotti seguito a 18”4 da Rossi che continua a stupire con l’Opel Corsa GSI. Il testa a testa tra Negri e Musti si protrae sino all’ultima prova con la conferma della vittoria per il biellese che va così ad inscrivere il proprio nome per la seconda volta consecutiva nell’albo d’oro della gara organizzata dagli Amici di Nino in collaborazione col Club della Ruggine.
All’arrivo, unanimi i commenti positivi da parte degli equipaggi giunti da diverse regioni d’Italia, premiando gli sforzi compiuti dai promotori della manifestazione per darle una nuova immagine, centrando l’obiettivo alla perfezione. Commenti e festeggiamenti durante la cerimonia delle premiazioni nell’ospitale centro storico di Riva di Chieri che hanno di gran lunga surclassato i timidi schiamazzi dei manifestanti del gruppo chierese di Fridays for Future, giunti appositamente nelle vicinanze della piazza per esibirsi in una sterile e poco costruttiva protesta nei confronti del rally.
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