“Lucky” e Pons vincono il 7° Rally Internazionale Storico Costa Smeralda
Podio completato dalle Porsche 911 di Musti- Benenti e Nucera – Soriani
Al termine di dieci avvincenti prove speciali, ad aggiudicarsi la 7^ edizione del Rally Internazionale Storico Costa Smeralda – Trofeo Martini sono stati “Lucky” e Fabrizia Pons con la Lancia Delta Integrale 16V in gara per il Team Bassano. Il duo aveva terminato in testa la prima tappa del venerdì ma gli attacchi del sabato portati da Matteo Musti ed Agostino Benenti su Porsche 911, hanno tenuto in ballo l’esito del rally sino al verdetto emesso dall’ultima prova speciale. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono in tempo reale LINK)
Il pilota vicentino era infatti al comando fino all’ottava prova ma nella successiva Musti riusciva a riprendere il comando per soli 2 decimi; a cercare di rimescolare il risultano hanno avuto peso anche le penalità: per il pavese della Porsche hanno pesato sensibilmente i 10” per un ritardo ad un controllo orario e altrettanti per una partenza anticipata. Penalità anche per “Lucky”, sempre 10”, per aver superato la velocità imposta nella “slow zone”. Il tutto si è tradotto con un vantaggio finale di 6”9 a favore dell’equipaggio vincitore e del rammarico da parte di Musti per le due penalizzazioni che l’hanno privato del secondo successo al Costa Smeralda, bis che invece è riuscito a “Lucky” e Pons che trionfarono nel 2020. Musti vince comunque il 2° Raggruppamento e marca un importante risultato in ottica campionato. A completare il podio grazie ad una gara di ottimo livello sono stati Giovanni Emanuele Nucera e Christian Soriani su Porsche 911 RS che il pilota ligure portava in gara per la prima volta andando a cogliere il suo primo podio tricolore.
Ai piedi del podio hanno concluso Sergio Galletti e Mirco Gabrielli alla loro prima, senza dubbio positiva, esperienza alla guida della Subaru Legacy 4Wd con la quale hanno preceduto il primo equipaggio sardo, quello composto da Emanuele Sergio Farris e Giuseppe Pirisinu su Porsche 911 SCRS in versione Gruppo B. Al sesto posto della generale, e al primo di 3° Raggruppamento, troviamo la Porsche 911 SC di Natale Mannino e Giacomo Giannone i quali hanno avuto la meglio sull’Opel Ascona 400 con cui Tiziano Nerobutto e Giulia Zanchetta li hanno tallonati per gran parte di gara chiudendo al settimo posto assoluto e, decisamente soddisfatti, sono saliti sulla pedana al Molo Vecchio di Porto Cervo, Matteo Luise e Melissa Ferro nuovamente vincitori di classe su Fiat Ritmo 130 TC e ottavi assoluti. Nonostante qualche problema, “Il Valli” e Stefano Cirillo hanno portato al traguardo in nona posizione la BMW M3 e, a completare la top-ten, hanno provveduto Beniamino Lo Presti e Claudio Biglieri su Porsche 911 SC.
Nel 1° Raggruppamento, pur con una vistosa toccata all’anteriore, Giuliano Palmieri e Lucia Zambiasi hanno firmato la seconda vittoria stagionale di categoria con la Porsche 911 S; successo tra le “dame” per le tricolori 2023 Elena Gecchele e Giulia Dai Fiori, mentre tra le scuderie il Team Bassano ha piazzato l’ennesima zampata. Nella gara riservata alle Autobianchi A112 Abarth dell’omonimo Trofeo, vittoria mai messa in discussione per Marcogino Dall’Avo e Manuel Piras al loro secondo successo stagionale; il duo aretino ha avuto la meglio su Giuseppe Cazziolato, secondo con Marco Garrucciu, e nei confronti di Nicolò De Rosa con Vincenzo Torricelli alle note.
LA CRONACA – Sole e vento di maestrale accompagnano lo start della prima tappa e nella prima speciale sono Pierangioli e Ravano a staccare il miglior tempo con la Ford Sierra Cosworth mentre nella successiva arriva la risposta di “Lucky e Pons con la Lancia Delta Integrale. Al riordino di Aglientu sono proprio quest’ultimi a condurre con 2”1 sul toscano e 15”5 nei confronti di Musti e Benenti su Porsche 911 Rs. Alle loro spalle si mettono in luce sia Nucera con la nuova Porsche 911 condivisa con Soriani, sia Galletti e Gabrielli alla loro “prima” con la Subaru Legacy. Musti paga 10” di ritardo ad un controllo orario ma si riscatta prontamente col miglior tempo nella ripetizione della “San Pasquale” e anche nella successiva “Luogosanto” che va a chiudere la prima giornata di gara, caratterizzata anche da parco assistenza e riordino ad Olbia. “Lucky” chiude al comando con 13”3 su Musti e 35”2 su Nucera; si ferma purtoppo la Sierra di Pierangioli. Quarta piazza provvisoria per i locali Farris e Pirisinu (Porsche 911 SCRS) seguiti dalla Subaru Legacy di Galletti e Gabrielli. Al comando del 3° Raggruppamento è la Porsche 911 SC di Mannno e Giannone che viaggiano in sesta posizione assoluta. Nel 1° Raggruppamento, una toccata all’anteriore della Porsche 911 S non priva a Palmieri e Zambiasi di chiudere la tappa al comando; nel Trofeo A112 Abarth monologo di Dall’Avo e Piras ma saltano all’occhio che vi sono ben cinque dei dodici equipaggi già fuori gara.
Si riparte alle 8 del sabato per le tre nuove speciali, mai disputate prima nella conformazione attuale: Musti infila un doppio scratch ma vanifica il tutto con la penalità per una partenza anticipata nella sesta speciale; “Lucky” allunga ma anch’egli paga 10” per non aver rallentato in modo adeguato nella “slow zone” della settima. La situazione al termine del primo giro vede quindi il duo della Delta al comando con 15”8 su Musti e Benenti e 51” su Nucera e Soriani. Galletti con Gabrielli staziona al quarto posto con la Subaru Legacy tallonato da Farris – Pirisinu, quinti. Musti ci crede ancora e con un doppio scratch nella ripetizione di “Lu Colbu” e “Badesi” riprende la vetta della corsa con soli due decimi di secondo di margine, rimandando l’esito finale agli ultimi 14 chilometri e mezzo della “Figaruja” dove “Lucky” mette 7”1 tra se e l’avversario, più che sufficienti a garantire la vittoria.
Tra gli equipaggi in evidenza meritano una menzione Bruno Migliara e Oriella Tobaldo, quattordicesimi assoluti con la piccola Peugeot 205 Rallye, in grande spolvero dopo un inizio in salita; buono anche il 18° assoluto fatto segnare da Alessandro Bottazzi e Carmelo Cappello con l’Opel Corsa GSI e altrettanto dicasi del 23° piazzato da Stefano Sbalchiero e Miriam Iuretig con la Fiat 127. Dei cinquantotto equipaggi partiti, sono quarantasette quelli che hanno tagliato il traguardo.
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