Strano che sospendano le prove. Eh, ma negli anni ’80…

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La sicurezza nel rally è fondamentale, ma il pubblico spesso ignora le indicazioni, mettendo a rischio eventi e piloti

Purtroppo c’è ancora chi si stupisce del perchè vengano sospese le prove speciali. Negli anni 80, fantastici anni 80, il pubblico si apriva a ventaglio al passaggio delle macchina, stavano tutti a bordo strada, ma quei tempi sono passati, per tanti motivi e non torneranno mai più. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono in tempo reale LINK)

Dopo questa breve apertura, parliamo di come siano cambiati i tempi. Partiamo da quelli di percorrenza di una vettura moderna. Una rally1, non fai in tempo a sentirla arrivare, che te la ritrovi già davanti agli occhi. In curva non si piantano con traversi, spettacolari, ma lenti, hanno una percorrenza, una aderenza, che ti fa capire cosa sia realmente la velocità, la aerodinamica e le gomme di oggi.

Sono cambiate anche le responsabilità. Cosa che ancora oggi molti sottovalutano, purtroppo. Se quarant’anni fa succedeva qualcosa, il giorno dopo era tutto nel “dimenticatoio”. Oggi, no. Oggi se malauguratamente succede qualcosa, se ne parla nelle sede giudiziarie e questo ancora a molti non entra in testa. Per un incidente in prova speciale, che secondo chi vi scrive dovrebbe essere trattato in modo “speciale”, purtroppo si finisce in tribunale e per tanti anni.

Troppe volte al passaggio degli apripista il pubblico si ostina a farsi trovare per strada o in punti pericolosi/vietati. Lo sappiamo che la prova inizierà dopo, ma gli apripista devono vedervi nel punto in cui guarderete la gara, per verificare che tutto sia ok. Per i commissari di gara poi, è un calvario, costretti spesso a dover contrastare con il pubblico indisciplinato che non vuole stare ad ascoltare le indicazioni.

Fortunatamente non tutti però continuano a creare problemi, il pubblico dei rally negli anni ha imparato a comprendere il concetto di sicurezza e di “motorsport is Dangerous”. Un vero peccato che si debbano sospendere le prove, come successo oggi in Cile nel WRC, per i piloti, per il pubblico, per il nostro amato sport.

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