Tommaso Ciuffi suona la carica per il Rally delle Marche: “Siamo noi quelli da battere”
Il fiorentino in coppia con Cigni su Skoda Fabia RS è leader del Campionato Italiano Rally Terra. Il weekend del 16-17 novembre si giocherà il tutto per tutto: “Sono più forte di prima. Partiremo al massimo sin dalle prove libere, non ci risparmieremo”
Pronti via, al primo appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra le cose non si erano messe bene per Tommaso Ciuffi, un’uscita di strada a Foligno che lo aveva costretto al ritiro poco dopo lo start; eppure, quando manca appena l’ultimo round del Terra per assegnare lo scudetto, la situazione per il fiorentino è completamente ribaltata. Una prestazione magistrale dopo l’altra infatti Ciuffi ha saputo interpretare questo Campionato nel migliore dei modi, vincendo al Val d’Orcia, conquistando tre secondi posti consecutivi con una costanza ed un ritmo impressionanti, presentandosi da leader allo scontro finale del Rally delle Marche. In coppia con Pietro Cigni, giovane navigatore che lo affianca da due anni, su una Skoda Fabia RS adesso ha l’occasione della carriera, per mettere un punto a quanto di buono mostrato in questi anni. Questa occasione il fiorentino se la giocherà sabato 16 e domenica 17 novembre, sugli sterrati attorno a Cingoli, in un ultimo folle duello con Alberto Battistolli: chi sarà davanti all’arrivo sarà campione, ed occhio a Scandola ed Oldrati pronti a far saltare il banco. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono in tempo reale LINK)
“Voglio portarmi a casa il campionato – ammette secco Ciuffi – perché abbiamo fatto una grande stagione, stando sempre lì davanti e mostrando la nostra forza nonostante l’errore a Foligno. Ci prepareremo al meglio con dei test, per partire subito forte sin dalle free practice. Daremo tutto senza risparmiarci.
La classifica vede Ciuffi a 51 punti e Battistolli a 49, due lunghezze appena che non permettono a nessuno di fare strategia o conti. Battistolli da parte sua arriva al Marche dopo la rimonta strappata in Sardegna, quando ha vinto sull’ultima prova il Rally dei Nuraghi e del Vermentino, un boost di adrenalina e di confidenza non da poco. Ma Ciuffi non si è fatto abbattere ed anzi con tranquillità afferma: “tutta esperienza che metto nel cassetto. Sappiamo come è andato l’ultimo round. Ho sbagliato io, perché in quell’ultima prova dopo 8’ avevo migliorato il mio passaggio precedente di soli 5”. A fine PS poi ho migliorato il tempo di altri 12”, quindi significa che nella prima parte semplicemente sono andato troppo piano”
“La verità è che alla fine lui ha vinto la gara, certo – continua Ciuffi – ma io sono tranquillo, non mi sono buttato giù di testa, anzi. Bisogna prendere il meglio anche dagli errori, perché io non ho grande esperienza. Quella prova è stata la mia prima da 20km sulla terra con una Rally2. Ad ora, sono sincero, mi sento di dire che siamo più veloci, che siamo noi quelli da battere”.
Quindi cosa hai imparato dal Vermentino?
“La cosa che ho imparato è che anche se avrò un minuto di vantaggio, non farò mai più una prova dove cerco di contenermi – risponde ridendo il fiorentino – bisogna attaccare sempre, perché in queste gare così non ci si può permettere di rilassarsi, neanche quando ti sembra di avere in pugno un risultato”.
Come ti presenti a quest’ultimo appuntamento?
“Arrivo al Marche carico, perché l’obbiettivo è semplicemente vincere. Attaccheremo già dalle prove libere, per mettere subito quella firma iniziale che a livello mentale fa sempre bene”.
Quindi sarà anche un duello mentale?
“Credo proprio di sì. Bisogna essere forti perché tutto può capitare, anche di sbagliare. Se uno fa un errore deve essere bravo a non fossilizzarsi andando avanti. Io sono tranquillo, a livello mentale Alberto potrebbe sembrare più carico di me per l’ultimo successo ma io ho capito dove ho sbagliato, ed ora sono più forte di prima”.
Ad inizio anno, dopo il ritiro a Foligno, ti saresti aspettato di giocarti il Campionato in modo così spettacolare?
“Sinceramente no. Non ci avrei creduto se qualcuno me l’avesse detto, visti anche i grandi nomi che c’erano al via. Mi sarei aspettato una stagione più tranquilla, lottando in alto certo ma non di arrivare in fondo all’anno da leader. La verità è che abbiamo visto la possibilità di crescere, migliorare durante l’anno e l’abbiamo fatto con determinazione. Per questo devo ringraziare Erreffe e Pirelli, che hanno creduto in noi”.
Dopo lo scorso anno di adattamento, credi di aver trovato la tua dimensione perfetta sulla terra ed in questo campionato?
“Sì, sento di aver trovato la mia dimensione. I miei primi anni di carriera ho fatto tanta terra, ci sono cresciuto, e mi sento un terraiolo a tutti gli effetti. Perché sulla terra mi diverto, sorrido e quando guido sulla terra mi sento a mio agio. Vincere il campionato così sarebbe un grandissimo traguardo, un obbiettivo che mi ero prefissato e che ho inseguito con fermezza, ma anche un ringraziamento per tutti i partner che mi supportano sportivamente. Se poi non succede quest’anno, sicuramente ci riproverò il prossimo”.
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