Emanuele Fiore e Andrea Casalini, che emozioni al Rallye Monte-Carlo
Un sogno realizzato: il duo genovese affronta il leggendario Monte-Carlo tra fango, ghiaccio e una spalla infortunata
Ce ne sarebbe da scrivere un romanzo. Tanti sono i momenti che rimarranno indelebili nella mente di Emanuele Fiore e Andrea Casalini in questo “Monte-Carlo” 2025. È servito qualche giorno per raccogliere le tante sensazioni che hanno accompagnato la Peugeot 208 della Sportec, da quando è scesa dalla pedana di partenza fino al momento in cui ha percorso, in senso inverso, quella breve ma emozionante salita finale. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono in tempo reale LINK)
“Salire sulla pedana d’arrivo è stato un vero sollievo,” racconta il driver genovese. “Sapevamo che avremmo trovato condizioni difficili e per noi del tutto nuove, e ci eravamo preparati. Fango, pioggia, a tratti ghiaccio… il timore di sbagliare e vanificare gli sforzi di tutto il gruppo era sempre presente. A tutto questo si è aggiunto il fatto che ho corso in condizioni fisiche non ottimali, a causa del forte dolore alla spalla dovuto a una caduta sugli sci a dicembre.
Montecarlo è un sogno che si è avverato, una bellissima esperienza in un contesto unico al mondo, che un appassionato di rally dovrebbe vivere almeno una volta nella vita. Passare sul mitico Turini è qualcosa di inspiegabile. Tuttavia, devo dire che il divertimento è un’altra cosa. Il ‘Monte’ è una gara estremamente difficile, dove l’imprevisto è davvero dietro l’angolo. Sei talmente concentrato nel voler arrivare al traguardo che tutto diventa molto condizionato.”
Emanuele Fiore e Andrea Casalini hanno concluso al terzo posto di classe e 47° assoluti.
“Devo dirti che siamo comunque soddisfatti del risultato, che ha confermato la mia regolarità. Abbiamo evitato rischi inutili perché il nostro obiettivo era portare la vettura al traguardo. Una vettura che la Sportec ci ha garantito sempre in perfette condizioni. In una gara così impegnativa, Andrea si è dimostrato, come al solito, impeccabile: un compagno di viaggio insostituibile.”
Cosa vi lascia questa esperienza?
“Senza dubbio qualcosa di unico, indimenticabile, da mettere in prima fila nell’album della mia carriera. Era un desiderio che avevo da sempre e che ho potuto realizzare grazie a un gruppo di amici, primi fra tutti Paolo Benvenuti del Team La Superba, che ci ha seguito come un’ombra. Un ringraziamento speciale va anche ai nostri ricognitori Marco Corona e Andrea Gorni, oltre che a tutti gli amici che ci hanno accompagnato in questa avventura.”
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