Rally Appennino Reggiano, si lavora alla gara che assegnerà il titolo IRC

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Sulle strade reggiane si assegnerà il titolo della International Rally Cup, in palio anche altri importanti trofei

Rally Appennino Reggiano

Tornano ad accendersi i riflettori sul 41° Rally Appennino Reggiano: rinviata ad inizio marzo a causa del lockdown e dell’emergenza sanitaria, la gara organizzata da Grassano Rally Team vede avvicinarsi la data del proprio svolgimento, previsto per sabato 12 e domenica 13 dicembre. A due mesi dall’attesa accensione dei motori, il gruppo organizzatore ha ormai ultimato tutte le procedure richieste affinché il rally possa andare in scena in piena sicurezza, secondo il protocollo federale, e d’ora in avanti si concentrerà sui dettagli affinché anche l’edizione 2020 del rally reggiano si riveli un successo sotto ogni profilo.

“Questi mesi non sono stati facili – spiega Alen Carbognani, presidente di Grassano Rally Team -, ma il cantiere di questo 41° Appennino Reggiano è pressoché ultimato. Diversi i cambiamenti apportati rispetto alla gara pianificata ad inizio anno e che avrebbe dovuto disputarsi nella seconda metà di marzo: prima di tutto, ci siamo uniformati al protocollo che Aci Sport ha definito per consentire che i rally si possano correre nel pieno rispetto delle restrizioni anti-Covid; questa edizione dell’Appennino Reggiano non potrà essere seguita dal pubblico e per questo, per esempio, non ci sarà una cerimonia di partenza, mentre il riordino ed il parco assistenza saranno off-limits per i non addetti ai lavori. Abbiamo pure accorciato il percorso, sempre in ottemperanza alle riviste norme federali: il chilometraggio passerà da 471 chilometri di gara, 120 dei quali cronometrati, a 317 chilometri complessivi e 108 cronometrati; due prove speciali, quella di “San Polo” (.85 km) e “Trinità” (21,2 km), sono rimaste inalterate, mentre abbiamo dovuto depennare la frazione “La Strada”, allungando la terza prova speciale rimasta in programma, quella di “Buvolo” (che passa da 7 chilometri scarsi a pochi meno di 15). Purtroppo, abbiamo anche dovuto rinunciare al più breve rally Nazionale, che nei nostri programmi originali avrebbe dovuto disputarsi in coda alla corsa principale”.

L’Appennino Reggiano – che sarà dedicato alla memoria di Alessandro Bonacini, il forte pilota e collaboratore di Grassano Rally Team tragicamente scomparso nel maggio 2019 – scatterà quindi alle 15.01 di sabato 12 dicembre dal parco assistenza presso la zona industriale di Ghiardo di Bibbiano e vedrà la disputa della prova di Trinità, prima che i concorrenti entrino nel riordino notturno di Ciano d’Enza. Il giorno seguente, la gara riprenderà alle 7.01 per disputare le prove di “San Polo”, “Buvolo” e “Trinità”, due volte ciascuna: l’arrivo alle 15.31 a San Polo d’Enza.

La bandiera a scacchi sancirà non solo il nome dell’equipaggio vincitore, ma anche di quello che si sarà assegnato il titolo della International Rally Cup 2020: la sfida per il trono si preannuncia incerta ed entusiasmante, con almeno cinque equipaggi in grado di puntare legittimamente al bottino che conta. Oltre al titolo assoluto ed a quelli di raggruppamento, all’Appennino Reggiano si decideranno le sorti del trofeo 208 Rally Cup Pro, riservato alle Peugeot 208 di classe R2B, e della Bmw Rally Cup (in azione le sei Bmw 318is di Racing Start Plus 2.0 che avranno conquistato l’accesso alla finalissima). Non meno sentite le assegnazioni dei trofei legati specificamente all’Appennino Reggiano: il Trofeo Luciano Lombardini, destinato al miglior navigatore reggiano in classifica assoluta, il Memorial Fabrizio Tosi (che andrà all’equipaggio più veloce nei due passaggi sulla prova di San Polo) e l’inedito Memorial Alessandro Bonacini.

“Si correrà in una data inedita per l’Appennino Reggiano – chiude Carbognani – e le condizioni meteo potrebbero rivelarsi una variabile importante nel delineare le sorti della gara. Di sicuro, ci sono tutti i presupposti affinché i concorrenti diano vita ad uno spettacolo di altissimo livello tecnico e sportivo. In attesa di vivere i duelli rombanti, vorrei ringraziare Automobile Club Reggio Emilia, da sempre nostro essenziale partner nell’organizzazione della gara, la Prefettura ed i comuni interessati dal passaggio della gara, i tanti volontari ed i nostri preziosi sponsor, che pure in quest’anno così difficile hanno voluto restare al nostro fianco”.

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